30 anni di Progetti!

30 anni di progetti e di crescita per uno studio di progettazione meccanica sono un traguardo importante, ne parliamo oggi con gli attuali soci Alessandro Caltabellotta e Davolio Pietro.

Il 9 Novembre 1990 nasceva Project, oggi l’azienda compie 30 anni, una longevità che testimonia la qualità del lavoro e l’affiatamento di chi ne fa parte. Voi siete sicuramente troppo giovani per avere sulle spalle tutti e 30 questi anni di attività, come è nata Project?

Alessandro: “Project s.n.c. nasce 30 anni fa dall’intuito di due bravi tecnici della Slanzi Motori di Novellara, lo storico marchio di produzione e distribuzione di motori che esportava in tutto il mondo e che è poi confluito nella Lombardini Motori, oggi Kohler.
Quando io e Pietro siamo arrivati eravamo molto giovani, con tanta voglia di fare e di imparare, e così è stato, siamo cresciuti professionalmente e nel 2000 siamo diventati soci. Ora, già da qualche anno l’attività è gestita interamente da noi ed è diventata una srl, i fondatori si godono la meritata pensione”.

In 30 anni il mondo della progettazione è cambiato tantissimo, com’era questo lavoro quando avete iniziato?

Pietro: “Allora la progettazione era solo bidimensionale, Internet non c’era, le fatture si facevano ancora con la macchina da scrivere! Eravamo in 4 e ogni nuovo progetto era una sfida.

Poi, un cambiamento dietro l’altro: il CAD tridimensionale ha segnato una svolta epocale per il nostro lavoro. Anche il nostro portfolio si è arricchito di progetti, abbiamo diversificato i clienti ed ampliato l’organico.
Tutto ha iniziato a muoversi più velocemente e i progetti sono diventati sempre più importanti e variegati”. 

Quante persone lavorano oggi in Project, qual è la vostra filosofia di lavoro?

Alessandro: “Oggi siamo in 11, come una squadra di calcio in cui ognuno ha il suo ruolo e la sua personalità … il nostro goal è la soddisfazione del cliente, unita alla passione per quello che facciamo.
E poi insieme ci divertiamo tantissimo!” 

C’è un “marchio di fabbrica” che ha contraddistinto il vostro percorso e che anche oggi vi sentite di portare avanti con orgoglio?

Pietro: “La nostra mission è progettare con qualità, ci piace fare le cose per bene; sembra banale, ma non è affatto scontato. Nella progettazione meccanica ogni passaggio conta, ogni dettaglio è importante e non bisogna mai perdere di vista il progetto nel suo insieme. La qualità del lavoro deve essere costante e continua”.

Qual è il futuro della progettazione meccanica?

Pietro: “Una progettazione condivisa e interconnessa, in tempo reale il progetto è visibile a tutti e le idee, le soluzioni aumentano esponenzialmente”. 

Come vi state preparando a raccogliere le nuove sfide dell’industria 4.0?

Alessandro: “Collaborazione con i clienti nella progettazione significa sistemi PDM e PLM, simulazione di sforzi, simulazione di movimenti, rendere reale ciò che ancora non esiste, immagini fotorealistiche e interattive, filmati virtuali, collaborazione con aziende leader nella stampa additiva.

Tutto questo ci porta ad investire in nuovi software e in tanta formazione”.

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